A cura dei ragazzi del gruppo di Macerata

Caro Don Luigi,  abbiamo pensato che per raccontare di te non bastasse soltanto una persona ma che ogni ragazzo della Fuci avesse un ricordo speciale da condividere. Tantissimi hanno risposto a questa chiamata per raccontarci un po’ di te e vogliamo dedicarti alcune delle parole che ci sono arrivate.

 

Un invito, poi un viaggio.
Sono le prime parole di una canzone dei “The Sun”.
La nostra amicizia spirituale è iniziata proprio così… Un invito e poi da lì il mio viaggio in Fuci ebbe inizio.
Quante serate, quanti incontri passati insieme e quante risate.
Ma il ricordo che porterò gelosamente nel mio cuore: è quel sorriso, da eterno bambino ma che racchiudeva con sé un’anima profonda e colta, mai incontrata e conosciuta prima.
Questa Terra sentirà la tua mancanza ma tra le stelle saprò sempre riconoscere il tuo sorriso.

-Cristina-

 

Ora ti immagino con i tuoi inseparabili quotidiani sottobraccio, Emmaus e l’Avvenire, un buon libro di attualità, impegnato a progettare una nuova intervista per (i)taliani, o un nuovo percorso spirituale per i tuoi amati giovani universitari.
Caro don Luigi, ti sono grato per aver creduto in me, per avermi spronato a moderare i miei primi convegni e a muovere i primi passi nel giornalismo. Ora che non ci sei più, lasci un vuoto difficilmente colmabile, ma ti chiedo di camminare ancora accanto a me. Veglia su tutti i giovani, perché negli anni universitari custodiscano un ricordo bello e indimenticabile.

-Marco-

 

Grazie Don Luigi, mi hai accolta a Macerata con una inattesa chiamata, facendomi sentire per un attimo a casa e accolta nonostante non ci conoscessimo.

-Federica-

 

Caro don,
appena l’ho saputo, sono corsa a guardare il cielo, forse per poterti salutare per un’ultima volta, da lontano…
Sei stato #amico, #guida e punto di riferimento nei miei anni universitari a Macerata. Senza di te non avrei conosciuto persone speciali, non avrei vissuto esperienze profonde che si sono radicate nella mia anima. Senza di te forse non sarei quella che sono ora.
Ciò che sei stato e il bene che hai fatto non sarà mai dimenticato.
Grazie perché hai sempre creduto in me.

-Nausicaa-

 

Grazie, caro don, di esserti fatto volto e carne di quel Gesù che cammina con noi, di esserti affiancato alle nostre vite con discrezione e tenacia, di essere stato per molti di noi come un nonno che con affetto ti guida con la sua costante presenza tanto nei nostri momenti di gioia che nelle nostre difficoltà.

-Chiara-

 

Grazie per aver creduto in me ancor prima di conoscermi, l’intelligenza emotiva era ciò che ti caratterizzava e grazie a questa sapevi entrare in sintonia con l’anima mia e delle persone! Ricordo che scherzavamo sul nostro carattere, sull’età diversa che non era un limite, e sul fatto che ti davo del lei. Tra un momento conviviale a Frontignano di Ussita e la preparazione dell’incontro settimanale del gruppo Fuci, cresceva in me la fiducia, l’affetto e il rispetto verso di te! Sapevi essere sempre positivo e non mancava mai una tua chiamata nel momento del bisogno!

-Arianna-

 

Mi mancherà, perché quello che ho ricevuto di bello dall’esperienza cristiana lo devo anche a lui, non dimenticherò così facilmente le sue parole, la sua positività nell’affrontare la Vita e persino il dolore.

-Arianna-

 

Ci mancherà il suo sguardo attento, la sua mente sempre viva. Le sue parole per noi universitari erano sempre azzeccate, dimostravano ogni volta che, contrariamente alla sua età, era anni luce avanti nei tempi, vicino proprio a noi ventenni. Una grande sensibilità, una cultura immensa. Lo pensiamo con affetto, ricordando anche la sua ironia, quando dicevamo ciascuno la nostra facoltà e lui diceva “io sono un fuoricorso!”
Grazie Signore per avermi fatto incontrare, anche per poco, un sacerdote così illuminante. Quel poco tempo è stato senz’altro fruttuoso.

-Leonardo-

 

Caro Don Luigi, in queste ore torniamo con affetto al tempo trascorso insieme a te. La tua gentilezza e la bontà con cui eri sempre pronto a seguire noi giovani universitari mantiene vivo il tuo dolce ricordo. Abbi sempre cura di noi, anche da lassù, e guidaci lungo i sentieri della vita.

-Jacopo e Francesca-

 

Caro Don, avrei voluto dirti tante cose, ma in questo momento mi mancano le parole… Mi sei stato vicino nel momento più difficile della mia vita, in un momento di piena solitudine, dolore e delusione. In un momento in cui ho perso la mia strada e non sapevo dove andare. Appena ho condiviso con te i miei pensieri, mi hai subito chiesto di venire a trovarti. Non dimenticherò mai quel giorno, non dimenticherò mai la nostra conversazione.

-Marianna-

 

Caro Don, oltre che un pilastro, una guida per la Fuci, un maestro e un grande amico, per me sei stato anche accoglienza. Non solo mi hai donato l’affetto, l’ironia, la conoscenza, la saggezza e la cultura, che ti rendevano unico, ma anche un posto in cui esprimermi, in cui incontrare altri ragazzi che come me hanno affrontato il cammino universitario. Mi hai accolto così come sono, con la mia diversità, i miei pregi e difetti. Sei stato una persona importante per la mia crescita e di questo te ne sarò sempre grata. Ci manchi, ma la tua presenza è ancora viva e forte in noi. Grazie di tutto e continua a guidarci da lassù.

-Valentina-

 

Non dimenticherò mai la tua infinita saggezza, la tua spasmodica curiosità, il tuo contagioso amore per la vita che inondava chi ti era intorno anche nella malattia. “In una mano il Vangelo, il giornale nell’altra”: questa era, grosso modo, una frase iconica (ripetuta spesso da te) che sintetizza perfettamente la tua vita.

-Mauro-

 

Caro Don Luigi.

Mi hai accolta in un “mondo” nuovo, in una nuova realtà. Ogni lunedì tu ci aspettavi e ricordo l’attenzione e la cura con cui lo facevi. Al mio primo incontro con la Fuci ho avuto la fortuna di ascoltare una tua catechesi… e ancora oggi ho la tua fede, la tua passione e il tuo carisma nel mio cuore. Spero che ora, attraverso la preghiera, noi potremo continuare a sentirti e ringrazio davvero il Signore per averti conosciuto e per avermi dato il dono di ascoltarti e viverti. Caro Don Luigi ti penserò e pregherò per te.

-Marta-

 

Sono ancora sconcertata che tu sia andato via così all’improvviso. Avrei voluto almeno rivederti o salutarti a voce almeno un’ultima volta ma purtroppo così non è stato. Custodirò sempre nello scrigno del mio cuore la tua immensa premura, il tuo essermi stato vicino nella Fuci, nel mio percorso universitario e non solo, tutti i tragitti fatti insieme grazie alla tua instancabile forza di volontà, i tuoi saggi consigli e per avermi spronata ad affrontare nel modo migliore e nella Luce anche le difficoltà. Dirti grazie per tutto ciò che hai fatto per me e per tutti noi è troppo poco. Sono certa che anche da Lassù quella stella cometa che ci illuminerà sarai proprio tu.

-Lucia-

 

Ho capito che avevo bisogno di tempo per accettare questo giorno, e che non stavo capendo più nulla. Anche la sua dipartita mi ha parlato di lui e mi sembra di sentirlo parlare. Il tempo, questo cerbero che strazia l’ambiente delle nostre vite, oggi me lo fa vedere come un pianeta lontano, in cui vivevo. Non sarò lo stesso di prima. Sono orgoglioso di avervi conosciuti, vedendo come vi spendete per ricordarlo e per i vostri sentimenti.

-Roberto-

 

Arrivederci caro Don. Sei stato con la tua ironia, la tua decisione e la tua ostinazione, una figura di riferimento, un pilastro e una boccata d’aria fresca nella Fede, un amico di famiglia, un consigliere, sempre pronto a spronare nel momento giusto della vita, per portarci verso mete che alcune volte anche noi stessi facevamo fatica a vedere. Così chiaro e fermamente convinto di volerci insegnare che la fede significa toccare le persone, toccare la loro vita e che non è un insieme di devozionalismi fini a loro stessi.

-Tommaso e Francesca-

 

Buon viaggio Don Luigi e come ci hai insegnato tu arrivederci A-Dio