a cura della Commissione Formazione alla Politica

Emerge più volte, nel dibattito politico dei nostri giorni, il ricordo – e, talora, una rassegnata nostalgia – del gruppo di amici e di intellettuali cattolici che fu protagonista della vicenda nota sotto il nome, davvero improprio, di Codice di Camaldoli, vicenda scaturita da un incontro promosso dai Laureati Cattolici nell’Archicenobio di Camaldoli nel luglio del 1943, poi proseguita in una serie di dibattiti in Roma tra i principali pensatori cattolici dell’epoca ed infine culminata nella pubblicazione del volumetto dell’ICAS Per la comunità cristiana. Principi dell’ordinamento sociale a cura di un gruppo di studiosi amici di Camaldoli.camaldoli1

È una esperienza, quella del Codice di Camaldoli, ancora in attesa di un’attenta ed approfondita indagine storiografica [1] ma che non perde tutto il suo fascino e la sua rilevanza, a nostro avviso, per almeno tre motivi principali. […]

 
 

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[1]     In proposito si riporta una sommaria bibliografia sulle vicende legate al Codice di Camaldoli, ringraziando Tiziano Torresi per avercela segnalata: Aga Rossi Elena, Dal Partito popolare alla Democrazia Cristiana, Cappelli, Bologna 1969; Baietti S., Farese G. (a cura di), Sergio Paronetto e il formarsi della Costituzione economica italiana, Rubbettino, Soveria Mannelli 2012 specialmente le pp. 103-106 e 115-127; Campanini Giorgio, Giuseppe Capograssi e il Codice di Camaldoli, in Democrazia e coscienza religiosa nella storia del Novecento. Studi in onore di Francesco Malgeri, Ave, Roma 2010; Casa Paronetto: dove è passata la storia, intervista a Maria Luisa Paronetto Valier, a cura di Renato Balduzzi e Luca Rolandi, in «Coscienza», 2010, n. 1, pp. 53-58; Casella Mario, L’Azione cattolica alla caduta del fascismo, Studium, Roma 1984; Ferrari Liliana, Quadri politici e organizzazioni cattoliche di massa tra fascismo e dopoguerra, in Le élites in Francia e in Italia negli anni Quaranta, Atti del Seminario di Roma 14-16 aprile 1983, numero monografico di «Italia contemporanea», n. 153, XXXIV 1983, pp. 219-236; Giovagnoli Agostino, Le premesse della ricostruzione. Tradizione e modernità nella classe dirigente cattolica del dopoguerra, Nuovo Istituto editoriale italiano, Milano 1982; Giuntella Paolo, Il Codice di Camaldoli, in «Appunti», n. 1, gennaio-febbraio 1976, pp. 21-44; Il Codice di Camaldoli, Edizioni Lavoro, Roma 2005; Maggi Gianfranco, L’ICAS dal 1943 al 1948, in Democrazia Cristiana e Costituente, a cura di Giuseppe Rossini, Cinque Lune, Roma 1980, vol. I, pp. 183-238; Id., Una proposta di cattolici per l’Italia dopo il fascismo: il “Codice di Camaldoli”, in «Humanitas», XXXVII (1982), n. 4, pp. 661-684; Paronetto Valier Maria Luisa, Il codice di Camaldoli tra storia e utopia, in «Studium», LXXIV, 1978, n. 1, gennaio-febbraio, pp. 61-90; Ead., La redazione del Codice di Camaldoli, in  «Civitas», a. XXXV, luglio-agosto 1984, pp. 9-16; Ead., Obbedienza e libertà: la «svolta» del ’38 e il Movimento Laureati Cattolici, in «Studium», LXXVIII, 1982, n. 3, maggio-giugno, pp. 344-372; Ead., Sergio Paronetto. Libertà d’iniziativa e giustizia sociale, Studium, Roma 1991; Roggi Piero, La politica economica del Codice di Camaldoli, in «Civitas», 11 dicembre 1979, p. 43; Taviani Paolo Emilio, La svolta di Camaldoli, in «Civitas», a. XXV, Luglio-agosto 1984, pp. 3-7; Tramontin Silvio, Codice di Camaldoli e Settimane Sociali, in «Studium», n. 2, marzo-aprile 1988, pp. 293-300.