«Lo studente che si affaccia per la prima volta all’Università è come un romantico che s’appressa ad un castello misterioso. Essa si presenta come qualche cosa di grande e indeterminato, e l’indeterminato grandemente sentito, come dicono i moderni, si traduce in sentimento; il sentimento gonfia le vele d’un’arcana poesia animatrice».

Da Coscienza Universitaria, Ed. Studium, Roma, 1992