«Non pensate voi che una religione che ha per cardine la fede, possesso implicito della Verità divina, debba averne necessariamente un altro, l’attesa, la ricerca, la passione, la tensione avida e insaziabile verso questa Verità esplicitamente svelata, tensione che si chiama amore; che tutto ciò è, nell’ordine del pensiero umano, limpidamente figurato nel processo logico della nostra parola studium? La quale, sotto l’attuale significato di meditazione conoscitiva, cela sempre quella radicale di ardore, di desiderio di passione e di amore? E che allora il primo precetto della legge evangelica “ama Dio con tutta la tua intelligenza” è realmente il supremo precetto della vita universitaria?».

Da Scritti fucini (1925-1933), Ed. Studium, Roma, 2004