di Roberto Gatti *
Dopo la frattura tra verità e politica operata nell’ambito delle diversificate correnti del non-cognitivismo etico, abbiamo a che fare oggi con un ventaglio multiforme di proposte intese a ricomporre tale scissione. Vale la pena tematizzare non tanto le differenze presenti in tali orientamenti di pensiero, ma i loro punti comuni. Mi pare che ciò consenta di raccogliere in unità alcune indicazioni utili per riflettere su percorsi di ricerca che dovrebbero avere come mèta di ritessere il filo spezzato tra verità, ragione e politica. Prendo, come riferimento, tre autori particolarmente significativi: Perelman, Habermas, Rawls.
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* Università di Perugia