Cinquant’anni fa (21 giugno 1963) Giovanni Battista Montini salì al soglio pontificio con il nome di Paolo VI. Con il «desiderio d’un indirizzo nuovo, su linea antica» per la F.U.C.I. d’oggi, pubblichiamo una lettera inedita con la quale Montini, allora Assistente ecclesiastico centrale, rispose a Angela Gotelli, da poche settimane eletta Presidente della F.U.C.I. femminile, la quale esprimeva lo sgomento di fronte alle responsabilità che la attendevano. Ringraziamo il prof. Xenio Toscani che si è speso per la ricerca del testo e segnatamente l’Istituto Paolo VI di Brescia per la sempre viva attenzione alla Federazione.
Roma, 27 settembre 1929
Gentilissima Signorina,
Sì, è ora. Un’ora di lavoro forte, generoso, senza più esitazioni, senza più pentimenti.
Quando Ella abbracciava l’idea d’una FUCI perfetta, non pensava forse che dava al Signore l’occasione di prepararLe questa ora in cui bisogna misurare i propri ideali con la difficoltà di realizzarli. Ma la sola fedeltà con cui si affronta il cimento, l’umiltà con cui ci si inginocchia, mai, come in momenti simili, fatti piccoli e fanciulli, a chiedere l’aiuto divino, l’ardore di bontà fraterna di cui si vuol tutta ispirare la propria opera, ripaga e garantisce il successo, l’unico che ci deve premere, quello del dovere compiuto, nell’opera iniziata.
Coraggio, ottima Signorina, e cominci. tenga d’ora innanzi per il segreto della preghiera l’esitazione, lo sconforto, l’amarezza, la delusione, le lacrime. E io non Le auguro che questa pena Le sia tolta, del tutto almeno. Ma davanti alle anime che aspettano e invocano, a quelle che resistono e offendono bisogna avere, d’ora in poi, la tranquilla fortezza di chi si sa investito d’una missione di bene, e di chi non vuole assolutamente smentire l’onore dell’opera.
Si prepara un anno duro: bisogna che risentiamo la Fuci femminile piena di convinzione, di robustezza morale, di fede e di preghiera. Il desiderio d’un indirizzo nuovo – su la linea antica – Le facilita già il compito.
Sì, Dio La benedica, e Lei lo preghi un po’ anche per me.
Devotissimo