Ascolta la voce del Creato – #CHIAMATIALLARESPONSABILITÀ
è il titolo della mobilitazione promossa dal Movimento Laudato Si’ che ha inizio domenica 18 settembre in vista delle prossime elezioni politiche. La mobilitazione è stata presentata in occasione dell’ultimo incontro online degli Animatori e dei Circoli Laudato Si’ aperto a tutti.
Ha partecipato all’apertura dell’appuntamento Sua Eminenza Card. Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, che ha portato i suoi saluti ed ha condiviso parole di incoraggiamento
“Sono contento di partecipare a questo incontro, perché vorrei dirvi grazie. C’è davvero tanto bisogno che i Circoli crescano, affinino le loro “battaglie”, perché c’è un enorme bisogno di fronte a ciò sta succedendo a tutti i livelli.”Il Cardinale ha poi proseguito affermando che “è da incoscienti continuare ad agire pensando che tanto poi si aggiusta tutto…Credo quindi che un terrenodi incontro, di alleanze, di dialogo con forze e sensibilità anche diverse sia importante per trovare nella casa comune un terreno di incontro. Ancora vi ringrazio, sono molto contento e vi auguro anche oggi di continuare a lavorare affinché i circoli crescano perché oggi c’è tanta inconsapevolezza, incoscienza e alle volte della confusione, ma non dobbiamo mai dimenticare la grande ecologia della pace e le intossicazioni dell’odio e dei nazionalismi. Buon lavoro e grazie” (*)
Ad ispirare il titolo della mobilitazione sono le parole di Papa Francesco che, nel Messaggio per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, 1° settembre, scrive: “Ascoltando queste grida amare, dobbiamo pentirci e modificare gli stili di vita e i sistemi dannosi”.
La mobilitazione invita ad ascoltare la voce del creato, tema di quest’anno delle celebrazioni per il Tempo del Creato (1 settembre – 4 ottobre), periodo ecumenico di preghiera e azione per la casa comune, ed a rispondere con responsabilità a questa “chiamata”. Nell’Appello, promosso in collaborazione con Retinopera, si legge: «Siamo chiamati ad interrogarci sul delicato momento storico che stiamo vivendo. Oggi la nostra casa comune ha bisogno della “responsabilità condivisa” dell’intera famiglia umana come avvenne nel 1946 quando, post Seconda Guerra Mondiale, gli italiani furono chiamati a votare per la Costituente. Il voto rappresenta un momento di partecipazione in cui decidere, di fronte alle sfide attuali, in quale direzione vogliamo costruire il futuro delle prossime generazioni. In questo tempo, in cui come Cristiani siamo chiamati a pregare e ad agire per la nostra Casa Comune, vogliamo lanciare una mobilitazione per cogliere il Kairos, il momento favorevole per assumerci la responsabilità di cittadini attivi e recuperare il valore del voto come dono ricevuto da chi ha offerto la propria vita per la nostra democrazia.». Per questo, il simbolo della mobilitazione è un’urna con su scritto “fragile, maneggiare con cura”. Quell’urna rappresenta il Creato, a cui con il voto è possibile e doveroso dare voce.
All’incontro di presentazione della mobilitazione Ascolta la voce del Creato – #CHIAMATIALLARESPONSABILITÀ hanno preso parte, in qualità di esperti, alcuni compagni di strada del Movimento Laudato Sì: lo storico Tiziano Torresi, il costituzionalista Luigi D’Andrea e l’economista Leonardo Becchetti. Per approfondimenti si rimanda alla notizia sul sito del Movimento Laudato Si’.
A presentare nel dettaglio l’appello ed il vadecum per gli Animatori sono state le giovani Animatrici Laudato Si’ Elisabetta Guenzi e Miriam Resta – Corrado, le quali hanno riportato le principali sfide su cui siamo chiamati a rispondere:
- Pandemia, come opportunità per comprendere che “tutto è connesso” e che ciò che avviene dall’altra parte del mondo ci riguarda. Onorare la memoria delle vittime e di chi ha offerto la propria vita nel prendersi cura del prossimo e di chi sta “facendo i conti” con le conseguenze, e far sì che non si creino più le condizioni che hanno alterato gli equilibri ambientali e hanno permesso il passaggio del virus tra specie.
- Terza Guerra Mondiale a pezzi, in particolare in Ucraina, dove il desiderio egoistico degli interessi geopolitici sempre più legati alle fonti fossili sta distruggendo interi popoli e sta mettendo a rischio i principi della Democrazia e i diritti umani;
- Clima, transizione ecologica giusta e nuovi stili di vita, al fine di ridurre i consumi e gli sprechi e mettere in atto il passaggio dalle fonti energetiche fossili a quelle rinnovabili, aumentando l’impegno nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti da Agenda 2030 e dalle Conferenza delle Parti sul clima e sulla biodiversità delle Nazioni Unite (COP27 e COP15).
E’ stata ricordata Suor Maria De Coppi, comboniana missionaria recentemente assassinata in Mozambico, che diceva: “Gli ultimi due anni sono stati molto duri. Al nord del Paese è in corso una guerra per i giacimenti di gas e la gente soffre e scappa: nella mia parrocchia ci sono 400 famiglie che arrivano dalla zona di guerra. Poi è venuto il ciclone. Infine l’anno scorso la siccità si è prolungata per tanto tempo. Oggi a Nampula c’è una estrema povertà”. Cecilia Dall’Oglio, Responsabile Programmi Italiani e Direttrice Associata Programmi Europei del Movimento Laudato Si’, ha quindi commentato queste parole nelle quali si trovano riferimenti alle sfide attuali, citando l’Enciclica Fratelli Tutti «è prevedibile che, di fronte all’esaurimento di alcune risorse, si vada creando uno scenario favorevole per nuove guerre, mascherate con nobili rivendicazioni» (Fratelli tutti,17) ed ha voluto ricordare come “L’industria dei combustibili fossili, il suo potere economico sproporzionato, l’influenza politica e la natura distruttiva delle sue attività, hanno portato a una connessione frequente tra l’estrazione di combustibili fossili, la sofferenza umana, il Creato e il conflitto”.
A sostegno della mobilitazione, l’economista Leonardo Becchetti, Professore Ordinario di Economia Politica presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, Direttore Scientifico di “Next”, già Membro del Comitato Tecnico – Scientifico delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani, ha affermato nell’incontro
“È un momento molto, molto importante, siamo con le spalle al muro. La storia ci presenta degli shock, delle sfide (…) Ci arrivano segnali sempre più frequenti sui danni del riscaldamento globale, della concentrazione di Co2 nell’atmosfera. la gente comincia a misurare queste cose: questa è stata un’estate caldissima, gli eventi climatici estremi, la siccità, gli effetti di questo sulla vita delle persone, l’agricoltura ed adesso il problema del prezzo del gas (…) Noi viviamo in un mondo dove l’energia, che è una realtà così importante, è concentrata sulle fonti fossili, nelle mani di poche grandi aziende che gestiscono questi enormi centri di potere, anche di denaro. (…) Ce lo ricordava in maniera così profetica e lungimirante il Papa nella Laudato Si’, quando diceva usciamo dalle fonti fossili (…) Noi dobbiamo assolutamente uscire dalle fonti fossili se vogliamo raggiungere gli obiettivi Net Zero del 2050 e del 2030 (…) Quindi oggi possiamo dire che non ci sono dubbi da questo punto di vista: le esigenze del clima, della nostra salute, dei prezzi, dell’inflazione, dell’indipendenza energetica tutte muovono in una direzione che è quella della di andare più rapidamente possibile verso le fonti rinnovabili, come ci dice il Papa nella Laudato Si’.”
L’incontro si è concluso con l’accorato appello alla Responsabilità di Cecilia Dall’Oglio:
“In questo Tempo del Creato portate il vostro fuoco, diffondete l’Appello, convincete a votare e fate capire quanto importante sia andare verso la direzione giusta per le future generazioni! Votate informati; votate con il cuore, perché l’urna elettorale, da noi raffigurata come un contenitore “fragile”, rappresenta i nostri fratelli e sorelle che hanno perso la vita, muoiono e soffrono insieme a tutto il Creato. Portate questo appello ora a chi ha perso questa fiducia nel “contare” per rispondere insieme alla voce del creato! Non possiamo liberare il mondo dalla pandemia, dalle guerre e dal saccheggio, ma, sicuramente, possiamo fare la nostra parte! Che quando i nostri nipoti tra 30 anni guarderanno indietro a questo momento siano fieri di noi come noi oggi siamo grati ai giovani del ’46 per aver offerto la loro vita per lasciarci il dono del voto e per la responsabilità condivisa nel gettare le fondamenta nella costituente. Certamente non possiamo fare tutto, liberare il mondo dalla pandemie, dalle guerre, dal saccheggio del creato e dalle conseguenze sui più fragili, ma possiamo fare la nostra parte!!! Oggi davanti alla distruzione in Ucraina, in Mozambico, ai fratelli siriani che scappano dalle rovine di 11 anni di guerra arrivati morti a Pozzallo, come ha denunciato padre Camillo Ripamonti del Centro Astalli dei gesuiti a Roma oggi– si, perché la guerra è solo distruzione–non vogliamo costruire un mondo diverso?”
(*) Nota: le citazioni degli interventi sono la fedele trascrizione dalla registrazione video dell’incontro ma non riviste da chi le ha pronunciate
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