A cura di Luca Rolandi 

 

Rosemary Goldie (1916-2010) è stata protagonista per cinque fecondi decenni della corrente storica contemporanea di “promozione del laicato”, approfondita dal Concilio Ecumenico Vaticano II, e della nascita e sviluppo “ad experimentum” del Consilium de Laicis, nuovo organismo della Curia Romana al servizio della crescente partecipazione dei fedeli laici nella comunione e missione della Chiesa.Nata a Sydney nel 1916, Rosemary ha studiato letteratura inglese e francese nell’Università di Sydney, e poi, con borse di studio, a Parigi, prima e dopo la Seconda guerra mondiale.

Dal 1946 al 1957 è stata a Friburgo (Svizzera) per Pax Romana, collaborando con i movimenti internazionali di studenti e di intellettuali cattolici. Nel 1952, invitata da Vittorino Veronese, si è trasferita a Roma per collaborare al Segretariato del COPECIAL (Comitato Permanente dei Congressi Internazionali per l’Apostolato dei Laici), partecipando molto attivamente alla preparazione dei Congressi mondiali del 1957 e del 1967. La sua intensa attività di lavoro, viaggi e studi nel corso di quegli anni è ricordata nel suo libro “Da una finestra romana. Cinque decenni: il mondo, la Chiesa e il laicato cattolico” (AVE, Roma, 1998).  Per moltissimi anni è stata residente a Roma dal Concilio Vaticano II fino al primo decennio del Duemila. La sua esperienza di servizio ecclesiale si è sviluppato negli anni del Concilio con grande efficacia e profezia.

Nel 1964 è stata nominata da S.S. Paolo VI Uditrice al Vaticano II, e nel 1967 una dei due vice-segretario del “Consilum de Laicis”, responsabilità che ha esercitato sino al 1976. Tra il 1974 e il 1975 fu segretario della Commissione di Studio “Le donne nella Chiesa e nella società”, istituita da Papa Paolo VI con il compito di studiare la specifica funzione della donna nella società, le relazioni uomo – donna, l’autentica promozione della donna e la posizione della donna nella Chiesa. Inoltre, la Commissione è stata coinvolta nella preparazione, da parte della Santa Sede, di attività legate all’Anno Internazionale della donna nel 1975.

Dal 1977 al 1986 è stata docente all’Istituto Pastorale della Pontificia Università Lateranense, e consultore del Pontificio Consiglio per i Laici e del Segretariato per l’Unione dei Cristiani (l’attuale Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani). Da ricordare anche che è stata membro della delegazione della Santa Sede per le Assemblee del Consiglio Ecumenico delle Chiese a Uppsala (1968) e a Canberra (1991), e per la Conferenza mondiale per l’Anno Internazionale della Donna, in Messico (1975). La vita terra della Goldie si è spenta a 94 anni, nella casa delle “Little Sisters of the Poor” di Randwick (New South Wales, Australia), dove risiedeva dall’inizio del 2007.

Rosemary Goldie ha lasciato una traccia memorabile e molto cara non soltanto al Pontificio Consiglio per i Laici ma anche in molte persone e organismi che hanno apprezzato la sua fedele testimonianza cristiana e il suo competente e instancabile servizio della chiesa universale da Roma al mondo.