Di Giovanni Grandi *

pag_21L’augurio della pace attraversa da capo a capo la Sacra Scrittura insieme alla convinzione che si tratti di un dono di Dio. Ne era persuaso l’antico Israele, che nella celebre benedizione di Numeri 6,24-26 concludeva dicendo «Il Signore rivolga verso di te il suo volto e ti conceda la pace». Sulla stessa linea prosegue la coscienza cristiana: «Pace a voi», secondo quanto riportano gli evangelisti Luca e Giovanni, è il saluto del Risorto; Paolo, nelle sue lettere, esordisce sempre scrivendo: «Grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo». L’ignoto autore della Lettera agli Ebrei invita a considerare l’opera di Cristo nella filigrana della figura di Melchisedek: questi «è anzitutto, traducendo il suo nome, Re di giustizia; e poi anche re di Salem, vale a dire Re di pace» (Eb 7,2).

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