di Guido Formigoni *

Scrivere di «democrazia e Chiesa» a pochi giorni dall’aperture del conclave, come sto facendo, inserisce il tema in un contesto di rilievo simbolico forte. Al di là della discussione sul processo storico che ha condotto a far eleggere il successore di Pietro proprio da un collegio di cardinali (a sua volta selezionato per cooptazione progressiva dai papi), l’elemento umano della procedura elettorale, minuziosamente regolamentata, ci dà uno spunto interessante da cui partire. Nella Chiesa cattolica, l’assunzione del ministero petrino – il ministero della sintesi e dell’unità per eccellenza, che porta alle radici del collegamento con la tradizione apostolica – è frutto di un processo democratico, non di una qualche investitura carismatica o di una semplice trasmissione monarchica. […]

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* Università IULM Milano